I disturbi dell’alimentazione e della nutrizione (DAN) rappresentano un insieme di patologie che interessano l’atto di alimentarsi, sia nella modalità di mangiare che nella quali-quantità degli alimenti introdotti, non sempre adeguata al soddisfacimento dei bisogni dell’individuo.
Queste patologie impattano in maniera determinante e invalidante sul normale svolgimento delle attività sociali della vita quotidiana e sul corretto funzionamento dell’organismo.
Sono definite patologie multifattoriali, determinate da fattori, genetici, biologici, sociali, culturali e comportamentali; chiaro è che la presenza di un solo fattore di rischio non può essere la causa certa e determinante per lo sviluppo di un disturbo dell’alimentazione e della nutrizione, ma può favorire l’aumento della probabilità di ammalarsi.
I disturbi alimentari, nonostante il rapporto tra i sessi sta cambiando, continuano ad essere prevalentemente una patologia di genere che interessano principalmente il sesso femminile, nonostante nell’ultimo decennio in particolare, sono in aumento anche tra i maschi.
Ad oggi rappresentano un problema di sanità pubblica crescente, soprattutto dopo la pandemia da Covid 19, queste patologie sono diventate, dal punto di vista sociale e mediatico, una vera e propria emergenza sanitaria, per la loro diffusione, per l’esordio sempre più precoce tra le fasce di età più giovani della popolazione e per l’eziopatogenesi sempre più complessa.
Da qui nasce l’esigenza di una diagnosi specifica, effettuata da professionisti specializzati del settore sanitario, che operano insieme in trattamento di equipe multi e transdisciplinare, al fine di stabilire un trattamento di cura adeguato.
Tali patologie, infatti, se non identificate precocemente e trattate adeguatamente, inducono danni permanenti a carico di organi, apparati e sistemi fisiologici dell’organismo
Rappresentano le patologie psichiatriche declinate nel DSM 5 con la più alta % di guarigione, determinante è il tempo di diagnosi, quanto questa avverrà più precocemente, tanto migliore risulterà la prognosi e la remissione della patologia. Di fondamentale importanza è il coinvolgimento e la presa in carico di tutto il sistema famigliare, che necessita di supporto e accudimento.
Sono spesso patologie difficili da riconoscere, ad esordio spesso subdolo e insidioso; ad esempio, oltre a manifestarsi un cambiamento nel modo di alimentarsi e delle abitudini alimentari spesso associate ad una variazione di peso, si evidenzia anche su un cambiamento emotivo e sociale dell’individuo.
E’ quindi fondamentale rivolgersi a personale qualificato e specializzato che operi in equipe, al fine di avere una diagnosi specifica e predisporre un trattamento di cura adeguato.
Linea Guida Dan Dca Auxologico IRCCS
Dott.ssa Valentina Pierotti